Ecclesia in America, 65 (it)

GIOVANNI PAOLO II, ESORTAZIONE APOSTOLICA POST-SINODALE ECCLESIA IN AMERICA, 22-I-1999, AAS 91 (1999) 717-815.

La problematica degli immigrati

65. Il Continente americano ha conosciuto nella sua storia molti movimenti di immigrazione, con schiere di uomini e di donne giunti nelle varie regioni con la speranza di un futuro migliore. Il fenomeno continua anche oggi ed interessa, in particolare, numerose persone e famiglie provenienti da Nazioni latino-americane, che si sono stanziate nelle regioni del Nord del Continente, fino a costituire in alcuni casi una parte considerevole della popolazione. Spesso esse recano con sé un patrimonio culturale e religioso ricco di significativi elementi cristiani. La Chiesa è consapevole dei problemi suscitati da questa situazione ed è impegnata a sviluppare con ogni sforzo la propria azione pastorale tra tali immigrati, per favorirne l’insediamento nel territorio e per suscitare allo stesso tempo un atteggiamento di accoglienza da parte delle popolazioni locali, nella convinzione che dalla mutua apertura deriverà un arricchimento per tutti.

Le comunità ecclesiali non mancheranno di vedere nel fenomeno una specifica chiamata a vivere il valore evangelico della fraternità ed insieme l’invito ad imprimere rinnovato slancio alla propria religiosità per una più incisiva azione evangelica. In questo senso i Padri sinodali hanno ricordato che « la Chiesa in America deve essere avvocata vigilante che difende, contro ogni ingiusta restrizione, il diritto naturale di ogni persona a muoversi liberamente all’interno della sua Nazione e da una Nazione all’altra. Bisogna porre attenzione ai diritti dei migranti e delle loro famiglie ed al rispetto della loro dignità umana, anche nei casi di immigrazioni non legali ». (236)

Nei confronti dei migranti occorre un comportamento ospitale ed accogliente, che li incoraggi ad inserirsi nella vita ecclesiale, fatte salve sempre la loro libertà e la loro peculiare identità culturale. A tal fine, risulta quanto mai proficua la collaborazione tra le Diocesi da cui essi provengono e quelle in cui sono accolti, anche mediante specifiche strutture pastorali previste nella legislazione e nella prassi della Chiesa. (237) Si può assicurare così una cura pastorale il più possibile adeguata e completa. La Chiesa in America deve essere mossa dalla costante sollecitudine di non far mancare un’efficace evangelizzazione a quanti sono arrivati di recente e ancora non conoscono Cristo. (238)
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(236) Propositio 20.

(237) Cfr Congregazione per i Vescovi, Istr. Nemo est (22 agosto 1969), 16: AAS 61 (1969), 621-622; Codice di Diritto Canonico, cann. 294 e 518; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 280 § 1.

(238) Cfr Propositio 20.

Full Text:
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_22011999_ecclesia-in-america_it.html